4 tipi di aiuto per non chiudere le aziende
Anche le aziende sono una vittima del coronavirus. La gente non esce più di casa (meno male). Per le scorte si va al supermercato e in farmacia. Lo shopping, così come lo conosciamo, è in stand-by. Idem per il turismo, la ristorazione. Per non parlare degli eventi, di cinema, teatri, bar, caffetterie. È un rischio strutturale. Ma le PMI, anche quelle più localizzate e di dimensioni minime, hanno a disposizione una risorsa altrettanto efficace e di utilizzo immediato: Facebook. Semplice, vero? Però, bisogna conoscere alcune cose. Ad essere precisi, ne servono 4, per attutire gli urti di questa emergenza. Ecco di cosa si tratta.
1. Continuiamo a comunicare con i clienti
È possibile condividere in modo proattivo informazioni importanti con i clienti tramite e-mail, sito web, Pagina Facebook, profilo Instagram o qualsiasi altro mezzo che si usa di solito. Ad esempio: scrivere un post con informazioni relative alle misure che si stanno adottando per garantire la sicurezza delle sedi o dei tuoi prodotti, o relative al modo in cui saranno gestite le richieste dei clienti in caso di ritardi nelle consegne.
2. Organizziamo dirette video
Nel caso in cui si sia costretti a posticipare o annullare eventi in programma a causa dell’emergenza, è possibile connettersi con i clienti direttamente sul loro cellulare con una diretta video su Facebook o Instagram. Non c’è bisogno di studio, allestimenti, luci e microfoni. Le persone apprezzano oltre ogni modo l’autenticità del volto e della voce.
3. Prevediamo forme di assistenza ai clienti
Al fine di dimostrare reattività e trasparenza ai clienti in questo difficile momento, preparati alle domande e alle richieste in arrivo. Prova a creare una bozza per le risposte via e-mail basate su modello oppure configura i messaggi istantanei di risposta con le informazioni che, secondo te, i clienti vorranno ricevere. Connettiti con i clienti gratuitamente e in tempo reale tramite i messaggi di Instagram Direct , Messenger oppure configurando un profilo WhatsApp Business .
4. Prepariamo una lista di risposte alle domande più frequenti
Per evitare telefonate continue o, peggio, email di disdetta e recensioni negative sui social, è altamente consigliabile preparare una lista di risposte alle domande che i clienti possono rivolgere all’azienda. In questo modo, compattando domande e risposte in un unico post, l’azienda
1) trasmette un messaggio di attenzione, preoccupazione e vicinanza ai suoi clienti e
2) si rende utile per sbrigare in modo pubblico, veloce e anche ufficiale (il “nero su bianco” non si batte!) le domande più frequenti e infine
3) può sperare seriamente di conservare i clienti per tempi migliori, che comunque arriveranno.
Le risposte non sono solo questo: sono soprattutto rassicurazioni. In questo momento, sono un toccasana! Ecco un esempio di FAQ ovvero Frequently-Asked-Questions (insomma, le domande poste più spesso) che un’azienda potrebbe ricevere:
Domanda: Posso annullare il mio ordine (biglietti di viaggi/programmi formativi/iscrizione in palestra)?
Risposta: Ovviamente annulleremo il tuo ordine/riprogrammeremo o annulleremo il tuo viaggio/metteremo in standby la tua iscrizione su richiesta. Una volta annullato l’ordine, l’importo speso per l’acquisto iniziale ti verrà rimborsato sul tuo conto. Speriamo di rivederti presto!

Alla fine della fiera: comunicare è vitale!
Dicono che ogni crisi sia anche un’opportunità. Ok, suona bene. Ma nella realtà dei fatti, quando la pressione e l’incertezza sono alte, è difficile pensare alle opportunità. Allora, il primo passo è proprio questo: comunicare – anche soltanto di esserci e di continuare a lavorare per i clienti. In che modo? Guardando in faccia la realtà e trovando, insieme, risposte e soluzioni per andare avanti. I social, da questo punto di vista, sono il canale perfetto, per tutti. Dai!
“Fronte Dinamico è una rete di giovani professionisti impegnati a condividere aggiornamenti qualificati sull’emergenza in corso, prima di tutto per il settore economico. Vi invitiamo a seguirci per ricevere nuovi aggiornamenti su diversi campi: fisco, tributi, media social media e comunicazione, questioni legali, iniziative per le aziende sul territorio e tutto quanto occorre per superare questa fase così critica. Grazie per la lettura”