Dopo una riunione di emergenza la BCE nella notte ha varato un nuovo programma di acquisto di titoli pubblici e privati, il “Pandemic Emergency Purchase Programme” (PEPP) per rispondere all’emergenza coronavirus ed alle forti tensioni sui mercati con un pacchetto ingente, flessibile ed incisivo proponendosi come “prestatore di ultima istanza” e confermandosi l’istituzione a livello europeo che più rapidamente può intervenire in casi critici e di emergenza.
Le caratteristiche del pacchetto sono le seguenti:
- Il pacchetto ammonta a 750 miliardi, durerà fino a quando la BCE riterrà terminata la “crisi da coronavirus”, ma in ogni caso non prima della fine del 2020.
- Il pacchetto si aggiunge al programma di acquisto di titoli (principalmente privati) da 120 miliardi varato la scorsa settimana, nonché al QE già presente e varato da Draghi a settembre 2019, pari a 20 miliardi al mese.
- Sono inclusi i titoli di stato di tutti i paesi dell’Area euro, compresa la Grecia.
- Gli acquisti di titoli pubblici avverranno proporzionalmente alla quota di capitale che ciascuna banca centrale degli stati membri detiene dell’azionariato BCE (capital keys), ma saranno condotti in modo flessibile, consentendo al flusso di acquisti di essere distribuito nel tempo, tra le diverse giurisdizioni e tra le diverse asset classes secondo necessità.
- La BCE dichiara inoltre che è pronta a riconsiderare alcuni limiti auto-imposti del programma di acquisti QE (di emittente e di emissione), se necessario per ottemperare al proprio mandato.
- Il programma è stato esteso anche alla carta commerciale non finanziaria.
- La BCE si impegna anche ad estendere la lista di Additional Credit Claims (ACC) che le banche possono presentare in garanzia nelle operazioni di rifinanziamento e che includeranno anche i crediti relativi al funzionamento del settore corporate.
- Infine, la BCE dichiara fermamente che farà tutto il necessario nell’ambito del proprio mandato e che rimane pronta ad aumentare il programma e a variarne la composizione, l’ammontare e la durata come dovuto.
L’azione della BCE risponde rapidamente all’emergenza e riduce la pressione di coordinamento delle autorità fiscali e ripete che è pronta a fare di più, se dovesse essere necessario. La rassicurazione ai mercati dovrebbe essere finalmente arrivata.