Preoccupazioni e incertezza si sono accentuate dopo le ulteriori necessarie indicazioni del decreto del 22 marzo, che ha cambiato drasticamente le nostre abitudini quotidiane, restringendo al minimo i nostri spostamenti e le nostre attività allo scopo di contenere l’epidemia. Stiamo vivendo un’emergenza mondiale che genera reazioni psicologiche sia individuali che collettive.
Rispetto alla questione lavorativa, il datore di lavoro è tenuto a comunicare informazioni sempre in maniera responsabile, per poter affrontare le preoccupazioni e l’incertezza della sua azienda/impresa, evitando dunque, come si è infatti verificato, che si presentino comportamenti apparentemente incontrollati, come assenteismo e mutue improvvisate.
È importante, nel comportamento collettivo, la cooperazione con consapevolezza dell’uso della comunicazione per costruire un’identità condivisa, con la necessità di aiutare i propri dipendenti a collaborare, fornendo ad essa continuo supporto. In questo momento il “capo” ha il compito, più che in altri momenti, di provvedere alla salute mentale dei propri dipendenti, invitandoli ad essere supportati e non avere paura di chiedere aiuto agli specialisti.
I direttori, i responsabili, gli imprenditori hanno il compito di proteggere la propria equipe dallo stress cronico, aiutandoli a mantenere gli standard del lavoro svolto. Monitorare regolarmente il benessere del personale, garantire un’efficiente comunicazione e aggiornamenti tempestivi aiutano a mantenere il controllo, mitigando le preoccupazioni e l’incertezza. Assicurare delle riunioni brevi e regolari consente agli operatori/dipendenti di esprimere le proprie preoccupazioni e di porre domande, incoraggiando il sostegno tra colleghi. Un adeguato supporto dovrebbe tempestivamente rispondere soprattutto ai bisogni di chi si trovava già in situazioni personali di difficoltà, ricordando che anche il datore di lavoro stesso, è anch’egli vittima della situazione emergenziale e può chiedere aiuto.
Si possono trovare altre indicazioni sugli aspetti psicosociali e di salute mentale dell’epidemia di COVID-19, redatte dalla Rete per la Salute Mentale e il Supporto Psicosociale (MHPSS, Mental Health & Psychosocial Support Network) e dal Comitato permanente Inter-Agenzia IASC (Inter-Agency Standing Committee) delle Nazioni Unite – Briefing note on addressing mental health and psychosocial aspects of COVID-19 Outbreak- Version 1.0.