“Se continui a fare quello che hai sempre fatto, otterrai quello che hai sempre avuto” (Warren Bennis)
Al giorno d’oggi quello che serve è un cambio di paradigma che parte da un nuovo approccio, basato su un rapporto di fiducia tra impresa e dipendente, che non valuti più la qualità del lavoro in base alle ore passate alla scrivania, bensì sui risultati raggiunti.
Questo cambiamento culturale è in atto già da tempo in moltissime aziende d’oltreoceano (e non solo), e sprona notevolmente la creatività e la capacità delle persone di organizzarsi per raggiungere un obiettivo, rimanendo focalizzate sul risultato desiderato e non sullo scorrere del tempo. In un ecosistema che diventa ogni giorno più competitivo chi non sa cambiare è destinato a soccombere.
La crisi che stiamo attraversando può diventare quindi un’opportunità per stimolare la creatività e il cambiamento. Sebbene le preoccupazioni siano grandi, dobbiamo cogliere il lato positivo della situazione: oggi siamo costretti a metterci in gioco, a sperimentare soluzioni nuove.
Fare resistenza è controproducente, meglio provare anche a rischiare, con la consapevolezza che anche gli errori ci aiuteranno a crescere. Le imprese hanno una grande opportunità di innovare, accelerando l’approccio al digitale, unico modo per garantirsi la sopravvivenza. Chi riuscirà a farlo uscirà dalla crisi più forte di prima e pronto ad affrontare e superare nuove sfide.