Nell’ultimo mese abbiamo dovuto reinventare le nostre vite e il nostro lavoro, ed è proprio in questa circostanza che l’essere umano rivela una straordinaria capacità di reazione e una inaspettata inclinazione al cambiamento. Quando ci ritroviamo a subire una crisi (personale o generale) provocata da cause esogene, lo smarrimento che si prova è originato dalla sensazione di perdere il controllo. Cambiano una o più abitudini consolidate, e cambiare un’abitudine richiede uno sforzo.
Le persone che avranno un vantaggio dalla crisi hanno le stesse caratteristiche di quelle che sono uscite rafforzate dalle crisi degli ultimi 20 anni, crollo delle Torri gemelle (2001); Lehman Brothers (2008); crisi dell’euro (2012).
“Non è la specie più forte o più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento” (Charles Darwin)
La priorità dev’essere mettere in sicurezza tutte le persone che gravitano intorno alla nostra azienda, dando informazioni aggiornate e quotidiane, incentivando il lavoro da casa, comunicando in maniera trasparente con tutti i nostri stakeholder. In pochissimo tempo tutto è diventato virtuale: le riunioni, gli appuntamenti con i clienti, gli incontri con colleghi e collaboratori.
Da una parte ci vediamo impegnati nel riprogrammare e convertire le attività già in calendario, dall’altra dobbiamo fornire consulenza e supporto a colleghi, clienti e partner che si trovano in difficoltà in questa fase di disorganizzazione dei processi e di digitalizzazione obbligata.
Già in questi giorni c’è chi si morde le mani: “se avessi ascoltato”, “se fossi stato attento”, “se lo avessi fatto prima…”
Usciranno con le ossa rotte le attività che “seguiamo il modo tradizionale di fare le cose”; che “la vera formazione è quella della strada e basta”; chi “non ho tempo di gestire, l’importante è fare sempre clienti nuovi”; o magari “il vero venditore non ha bisogno di pianificare, esce e si trova i clienti”.
C’è una grande opportunità di cambiamento che porta con sé questo strano e complesso momento storico: la possibilità di trasformare ciò che “abbiamo sempre fatto così” in qualcosa di nuovo e inaspettatamente efficace. Il valore delle relazioni, la consapevolezza di come deve evolvere il nostro ruolo nel mercato e nella società, sono i punti fondamentali sui quali porre le basi per ripartire nella giusta direzione quando l’emergenza sarà finita.
Le crisi, come le sfide, si possono vincere o perdere: sta a noi decidere se farci sconfiggere o meno. “Sconfitta Magister Vita” o, se preferite, “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare” (Animal House).