“Il cambiamento non porta sempre crescita, ma non c’è crescita senza cambiamento.”
(Roy T. Bennett)
Si parla molto di quando potremo ripartire, ma ci stiamo concentrando su come potremo ripartire? Infatti se ci fermiamo a pensare le nostre abitudini lavorative cambieranno moltissimo quando questo periodo di quarantena sarà terminato. Pochi giorni fa, parlando con un nostro cliente, proprietario di un ristorante, è emersa la problematica che quando potrà riaprire si troverà in difficoltà, dato che il suo locale pur essendo uno dei più gettonati, dovrà scontrarsi con l’handicap di avere un ristretto numero di posti, molto vicini l’uno all’altro. Questa condizione non è un caso isolato, infatti, visto il costo degli affitti dei locali commerciali e le spese di gestione del personale, nella ristorazione fino a poco tempo fa la tendenza era avere spazi limitati facili da riempire e da gestire.
Ma tutto cambierà! I prossimi progetti per la ristorazione dovranno tener conto della distanza dei fruitori, di uno spazio per la gestione di un servizio da asporto e l’utilizzo obbligatorio di tecnologie per il pagamento contactless. Analizzando la prima richiesta, per poter mantenere delle distanze adeguate tra gli ospiti si andrà necessariamente a perdere dei coperti, che potranno essere rimpiazzati da un lavoro di perfezionamento del secondo punto, il take away e la consegna a domicilio. Molte persone avranno difficoltà a sentirsi a proprio agio in locali affollati e preferiranno rimanere nelle proprie abitazioni o nei propri uffici a gustarsi un pasto preparato con maestria.
Nel contempo, soluzioni di arredo e ripartizioni degli spazi conviviali del vostro locale vi permetteranno di mantenere un ambiente gradevole e riservato, pur seguendo le linee guida che inevitabilmente verranno emanate. E gli altri ambienti lavorativi? Uffici e studi Openspace, sale riunioni, zone di produzione? Anche qui tutto cambierà. Lavorare in 10 persone nella stessa stanza non sarà più piacevole (se già lo fosse stato prima) perché inizieremo a notare ogni piccolo gesto del nostro collega, se starnutisce, se si soffia il naso, se manca dal lavoro perché ha la febbre. Dunque si tornerà alla necessità di spazi privati, con separazioni fisse, vetrate o mobili, per trasformarsi facilmente alla necessità del momento.
Sale riunioni che spesso saranno virtuali, pensiamo a tutte le piattaforme in rete che abbiamo imparato ad usare in questo periodo, per confrontarsi con i nostri colleghi, clienti o partners commerciali, senza dover prendere la macchina, ma rimanendo comodamente davanti al pc. Allora più che mai i nostri piccoli contenitori della maggior parte del tempo delle nostre giornate necessiteranno di ritocchi ed aggiustamenti.
Ma in che modo?
Beh a questa domanda dovreste rispondere voi. La soggettività regnerà sovrana, chi necessiterà di pura efficenza senza fronzoli, per concentrare le ore lavorative e godersi il resto della giornata per i propri hobbies, o chi vorrà sentirsi coccolato anche mentre svolge il proprio lavoro, ritagliandosi dei momenti di relax con un tè, una tisana, un caffè, oppure un pisolino su una chaise longue che prima non avevamo, chi invece si porterà la propria bici per allenarsi sui rulli in un momento di pausa.