“Il passato non si cambia, ma se si cambia il presente si finisce per cambiare anche il futuro” (Jean-Paul Malfatti)
Senza errore non c’è cambiamento, innovazione, progresso. Abbiamo bisogno di una cultura dell’errore, la stessa che ha fatto diventare grandi Google, Facebook, Tesla.
Prendere decisioni in fretta per cogliere un’opportunità può indurre in errore: non può e non deve essere un problema, ma un’altra occasione di apprendimento.
Se mi muovo veloce non posso che fare errori, ma questo mi insegnerà qualcosa che mi permetterà di continuare a muovermi veloce facendo un po’ meno errori. E così via, avviando un circolo virtuoso che permette di operare a una velocità superiore agli altri.
“Se tutto è sotto controllo, stai andando troppo piano”: lo diceva il pilota di Formula 1, Mario Andretti. Uno che di successi e di velocità se ne intendeva.
Questo è un modo efficace per rappresentare la cultura aziendale che dovrebbero sviluppare in questo periodo le aziende italiane. Più di tutto, in questo momento, serve la visione e il coraggio per andare avanti.